Sindaca Giovanna Bruno: «Castel dei Mondi un festival adulto, che ha ancora tanto da dire»
Il Festival è adulto. È arrivato fin qui sperimentando, esplorando e innovandosi. Ha resistito alle tendenze, alle massificazioni. Ha imposto il suo stile, con coraggio. Ha accompagnato curiosi e nostalgici, ponendoli di fronte a nuovi scenari, calandoli in proposte originali e ardite.
Con questo bagaglio si prepara ad ospitare artisti e performer, pubblico e ricercatori, stampa e simpatizzanti, in scenari sempre nuovi: quelli della Città che si va via via rigenerando, consegnando alla fruizione collettiva spazi-teatro che trattengono le tracce di un passato ansioso di futuro.
Pesa un’assenza forte, quella del compianto Alessandro d’Angelo: a lui si deve tanto di questo Festival così come oggi lo conosciamo. A lui si deve la passione e la scommessa su un segmento, quello della Cultura, che può essere il vero antidoto alla asfissia di contenuti sociali e artistici che rischiano di appiattire le Comunità.
Eppure in questa assenza c’è una luce: la speranza che siano proprio le nuove generazioni a farsi interpreti delle sfide dell’IA a cui il Festival Castel dei Mondi già guarda come nuovo elemento di trasformazione di una kermesse che è un continuo viaggio, come fosse finestra perenne sul cortile delle emozioni.
Lasciamoci stupire, anche quest’anno!