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Tag: festival

romeo
25 Agosto 2023by cdmadminDichiarazioni

Romeo Castellucci racconta IL TERZO REICH

Una riflessione tra il titolo Terzo Reich e il contenuto dell’installazione/spettacolo.

Il Terzo Reich è qui assimilato alla lingua, che funziona come una macchina totalitaria. La video-installazione si basa sulla rappresentazione della totalità dei sostantivi del vocabolario, proiettati, uno a uno, su un megaschermo sulla parete di fondo di un grande ambiente oscuro. Si è obbligati a leggere ciò che si vede. Si è costretti ad assimilare ciò che si vede. Il Terzo Reich è l’immagine allegorica di una comunicazione inculcata e obbligatoria, la cui violenza è pari alla pretesa di uguaglianza.

Che cosa rappresenta il susseguirsi  frenetico delle parole?

La velocità di sequenza della loro proiezione è percussiva e detta legge, nel suo perentorio occupare sempre più ogni spazio di riflessione e di distanza critica tra una parola e l’altra. Il frenetico susseguirsi delle parole fa sì che alcune di esse rimangano impresse nella corteccia visiva di ciascun spettatore; altre – la maggioranza – andranno perse. Lo spettatore, esposto a questo trattamento, subisce la parola umana sotto l’aspetto della quantità. È la dittatura della comunicazione. Non conta il cosa, ma il quanto. L’affastellarsi convulso delle nominazioni non lascia nessuno spazio alla scelta, al discernimento.

Lo spettatore ne esce confuso… quel è la raccomandazione che lei gli fa?

Considerare la necessità dell’interruzione critica che sospende il flusso automatico delle azioni quotidiane e degli aspetti più ovvi come lo è, ad esempio, la lingua parlata. La pausa diventa il campo di assedio per la quantità delle parole, per la loro indiscriminata infiltrazione che vorrebbe occupare tutto, anche il più piccolo silenzio. Per ciò, in questa installazione/spettacolo la musica gioca un ruolo di primissimo piano. Si tratta di un suono composto dal musicista americano Scott Gibbons, il quale ha creato, ogni pochi millisecondi, un frame di un suono diverso. Una porta che si apre, un fiume, un cane, un martello, una finestra che si chiude, un vento, un motore acceso… tutto è troppo veloce per capire. Ma niente discorsi, niente canti, niente voci umane. Niente parole, niente “musica”, solo oggetti, direttamente.

In Bros prevale l’azione rispetto al pensiero: qual è l’azione?

Se si riferisce all’azione ne Il III Reich, prima della proiezione percussiva di 12.000 Parole tratte dal Vocabolario della Lingua Italiana, avviene una breve azione simbolica in cui una figura dà vita a un cerimoniale di “accensione” del linguaggio. Vi sono figure chiaramente riconducibili ai concetti di luce e di sostegno, alle prese con la tempesta imminente di parole emanate. Il suono – forse il vero protagonista dell’installazione – si attiva in puntiforme sincronia su ogni parola tanto da dare l’impressione che siano i suoni a creare le parole del vocabolario, in una notte dei tempi…

Più in generale le chiedo una riflessione sulla macchina teatrale che lei adopera con un’originalità senza pari…: in che misura sta la bellezza di quello che si vede e  il contenuto che vuole trasmettere?

La macchina teatrale è un attrezzo congegnato per far sì che ogni veduta corrisponda a una visione. Il teatro, fin dalle origini, è legato al vedere. Ciò che si vede è esattamente una macchina che funziona per produrre sensazioni ed emozioni. Il concetto di bellezza è generoso, perché comprende anche lo spiacevole e il doloroso e non soltanto il bello e il grazioso. La macchina teatrale comprende molto bene tutte le forze. E questo è misterioso. E’ misterioso come si possa dire ‘bello’ anche di una cosa oggettivamente brutta. Probabilmente diciamo bello per dire ‘vero’, o, meno impegnativamente: ‘è proprio questo’, ‘è precisamente così’, ciò che tocca e interroga ognuno intimamente.

Dove sta andando la sua creatività? O meglio da che cosa (argomenti, temi, visioni) si sente attratto in questo momento?

Lo spettacolo è una rappresentazione di idee che si vedono. Anche in presenza del testo, il teatro non è logo-centrico. Certo, non è neppure semplicemente visivo. Il teatro è uno spettacolo di idee. Le idee si mostrano e si fanno vedere. Ci sono vedute profonde, lontane, atmosferiche, che non diventano mai discorsi diretti su determinati argomenti. Non nego che vi sia un teatro che voglia commentare la realtà, e che riesca ad avere un certo valore, ma non è questo il mio caso. Tutti i pensieri cominciano quando lo spettacolo termina. A noi tocca portare a termine lo spettacolo. Questa è la cosa più difficile, perché portarlo a termine significa consegnarlo.

[Intervista di Giulia Bassi – Gazzetta di Reggio Emilia]

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tuniz
25 Agosto 2023by cdmadminDichiarazioni

Claudio Tuniz racconta il suo Mezzocielo 3.0 [VIDEO]

In questo video il prof. Claudio Tuniz, fisico e appassionato di paleoantropologia, ci parla del suo “MEZZOCIELO 3.0”, spettacolo unico nel suo genere in cui potremo “vedere” e “guardare” le emozioni. La performance andrà in scena il 5 e 6 settembre presso il CPIA BAT “Gino Strada”, unendo musica, scienza e nuove tecnologie.

GUARDA IL VIDEO

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ces
21 Agosto 2023by cdmadminDichiarazioni

Assessore Cesareo Troia: «Castel dei Mondi e Castel del Monte, un legame indissolubile»

27 Edizioni. Ventisette. Più di un quarto di secolo. È il Tempo, in definitiva, a sancire la solennità di un Evento, Castel dei Mondi appunto, che si pone a livello nazionale come uno dei Festival Teatrali più longevi, se non il più longevo in assoluto, nel variegato panorama del nostro Paese. Ed il legame profondo tra Andria, Castel dei Mondi ed il Pianeta contemporaneo del Teatro e delle Arti Visive, in tutte le sue infinite sfaccettature e declinazioni anche internazionali, promette pure quest’ anno di regalare emozioni autentiche e sensazioni forti a tutti gli avventori che, numerosi come sempre, vorranno partecipare, prima ancora che assistere, ai vari momenti della Kermesse.

Che siano veri cultori, frequentatori abituali, comuni amatori o semplici curiosi.. ognuno troverà sicuramente, nel vasto cartellone di questa stagione, motivo e occasione per nutrire le proprie personalissime aspettative. Il costante coinvolgimento della prestigiosa location di Castel del Monte, costituisce poi per questo Assessorato motivo di soddisfazione e di orgoglio, giacché consente di coniugare al meglio cultura, arte, storia e tradizione con le rinnovate aspettative di flussi turistici sempre più solidi e confortanti per la nostra Comunità. “OVERTIME”, allora, e buon Festival a tutti! Godiamoci insieme questa nuova, appassionante ed intrigante esperienza collettiva.

[Cesareo Troia – Assessore alle Radici del Comune di Andria]

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21 Agosto 2023by cdmadminDichiarazioni

Assessora Daniela Di Bari: «Accompagnare la città e i suoi cittadini in un percorso di meraviglia, fatto di tanti incontri, luoghi e tempi”»

Fuori tempo. Fuori orario. Tempi supplementari. Straordinario.

Sono varie le traduzioni che ha la parola inglese “Overtime”, titolo scelto per la ventisettesima edizione del Festival Internazionale di Andria Castel dei Mondi.
Una parola che a me fa pensare a qualcosa di meraviglioso o, meglio ancora, alla capacità di provare meraviglia.

“Bisognerebbe difendersi dalle prime volte, perché consumano la nostra capacità di evocare la meraviglia”

Michela Murgia

Perchè la capacità di provare meraviglia, ovvero di saper cercare il bello ed emozionarsi, non può sopravvivere da sola in un mondo sempre più veloce e alla costante ricerca della novità.
La meraviglia, come ogni capacità, ha bisogno di essere allenata con attenzione ai piccoli gesti, con la pazienza della cura.

Così il Festival vuole accompagnare la città e i suoi cittadini in un percorso di meraviglia, fatto di tanti incontri, luoghi e tempi diversi, dove sperimentare il desiderio e l’inquietudine, dove indagare l’animo umano nelle sue sfaccettature.
Mi guardo intorno e so già che ci riusciremo, perchè vedo una città che si ama ogni giorno di più, che accoglie con entusiasmo cambiamenti e nuovi inizi, una città che è anche paziente e pronta alla cura.

L’augurio è che questo Festival sia dunque un percorso, un allenamento, un processo.

“Il tempo è superiore allo spazio, siamo sempre più fecondi quando ci preoccupiamo di generare processi, piuttosto che di dominare spazi di potere”.
Papa Francesco, Laudato Sì

[Daniela Di Bari – Assessora alla Bellezza del Comune di Andria]

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grazia
21 Agosto 2023by cdmadminDichiarazioni

Consigliera Grazia Di Bari: «è tempo di impegnarsi in scelte a lungo raggio»

“Overtime”, il tempo straordinario, è il titolo scelto dal direttore artistico Riccardo Carbutti per la XXVII^ edizione del Festival Internazionale di Andria Castel dei Mondi. Un monito che impone a tutti noi di avere una visione a lungo raggio e di fare scelte che possano avere benefici oltre il tempo che ci viene concesso per concretizzarle. Viviamo un tempo in cui i dati relativi alla situazione educativa della nostra provincia rivelano una situazione drammatica, il 60% dei residenti sopra i 9 anni ha raggiunto al massimo la licenza media inferiore. Questo dato ha un impatto profondo sulla capacità dei giovani di proiettarsi in un futuro migliore. Abbiamo la necessità di innovare il sistema scolastico, pensando ad uno spazio, proprio per favorire negli studenti la conoscenza e la socialità, introducendo nelle scuole ore di lezione di cinema, teatro e musica.

La nostra città non ha un teatro ed anche se questa mancanza non ha impedito al Festival di poter rinnovare, di anno in anno, l’appuntamento con la comunità, la realizzazione di un teatro, non può non essere un impegno che dobbiamo assumere, se realmente crediamo nelle potenzialità che le arti hanno sul miglioramento delle condizioni sociali e culturali della nostra comunità. Insieme possiamo costruire una realtà diversa, dobbiamo essere visionari e lavorare per una comunità unita, pronta ad affrontare le avversità, disposta a prendersi cura del proprio territorio per non lasciare indietro nessuno.

Non si può essere felici se intorno a noi gli altri non lo sono. Con questo sguardo rivolto al futuro più che al presente, mi ha spinto a volere fortemente la istituzione di una Fondazione regionale, a tutela dell’enorme patrimonio culturale e relazionale costruito nel corso delle 27 edizioni e che possa migliorare l’offerta delle edizioni future. Impegniamoci e andremo oltre il nostro tempo, “Overtime”.

[Grazie Di Bari – Consigliera regionale delegata alle Politiche Culturali, patrimonio materiale e immateriale e valorizzazione dei borghi]

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bruno
18 Agosto 2023by cdmadminDichiarazioni

Sindaca Bruno: «straordinario, fuori tempo, oltre tempo. Questo è il Festival Castel dei Mondi nella sua 27esima edizione»

OVERTIME”: straordinario.

Sì, straordinario…fuori tempo…oltre tempo: questo è il Festival Castel dei Mondi nella sua 27esima edizione.

Straordinario perché sfida il consueto; supera l’assenza atavica di un teatro in Città ma esalta la Città che si fa teatro, ancora una volta, con nuovi luoghi e originali suggestioni: dall’ex Mattatoio di via Canosa alla Villa Comunale, dall’Officina san Domenico al Museo Diocesano, da Castel del Monte alla Chiesa di Porta Santa, ai vicoli sconosciuti del centro antico, al quartiere San Valentino. In un contesto “straordinario” di cambiamento e progresso urbano ed urbanistico, Andria esita la sua kermesse più importante, a ragione protetta da Enti (quali la Regione, Puglia Promozione e il Teatro Pubblico Pugliese) che ne hanno scoperto il pregio di anno in anno e hanno scommesso per consolidarla, per darle la corazza idonea a superare le ovvietà e la facile assuefazione in cui spesso anche la stessa arte incorre.

Ed ecco, fiero, il nostro Festival ha l’intento di generare “esternalità positive”, volte ad apportare benefici non solo ai fruitori delle molteplici attività proposte ma alla comunità intera: l’acquisizione di una più spiccata conoscenza di sé porta a favorire le relazioni con gli altri, a generare bellezza. In un contesto sociale di massa che alla cultura preferisce lo svago e l’autocelebrazione da selfie, il Festival contribuisce a quello sforzo congiunto di lasciare sul territorio, dove nasce e da cui si è espanso, un segno tangibile di trasformazione sociale e costruzione di coscienza collettiva, elevandone la qualità.

Percorso “straordinario” che Andria compie ogni giorno: grandi sogni, piccoli passi.
Overtime.
Ci siamo!
Buona nuova emozione in arte.
Straordinaria.

[Giovanna Bruno – Sindaca di Andria]

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acri
18 Agosto 2023by cdmadminDichiarazioni

Don Geremia Acri: «La cultura è un bene primario e vitale come l’acqua. I teatri, le biblioteche, i cinema, sono tanti acquedotti»

La cultura è un bene comune primario e vitale come l’acqua. I teatri, le biblioteche, i cinema…sono come tanti acquedotti. La cultura rende liberi e veri perché da’ la possibilità di pensare con la propria testa e ti rende capace di assumere decisioni e posizioni, in modo che non sia ‘qualcun altro’ a farlo. La cultura fa in modo che il pensare non si fermi alle apparenze e non sia superficiale, ci aiuta a comprendere e conoscere. Tanti, però, di cultura non ne vogliono sapere, perché costa ricerca, tempo e fatica. La cultura rende liberi, veri e onesti intellettualmente. Senza cultura si muore schiavi di qualcuno o di qualcosa. Le diverse relazioni interculturali arricchiscono il nostro cammino e ci conducono verso la pace e l’armonia di comunità.

[Don Geremia Acri]

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mondi
18 Agosto 2023by cdmadminDichiarazioni

Fisfola: «OVERTIME è anche un invito a riflettere sulla fine di certi schemi e vecchi modelli»

“OVERTIME” è anche un invito a riflettere sulla fine di certi schemi e vecchi modelli. Attraverso il potere trasformativo dell’arte, vogliamo sfidare il nostro pubblico, liberarlo delle restrizioni della quotidianità per aprire a nuovi mondi e possibilità. Il modello resta lo stesso: dal teatro alle arti visive con un approccio moderno e dirompente. Ogni spettacolo, un viaggio inaspettato, che spinge a riflettere, a sognare, a scoprire ulteriori dimensioni dell’arte. Provocatorio e intrigante, com’è nello spirito di sfida e di innovazione che caratterizza il nostro Festival, da sempre. Nell’epoca delle “nuove gabbie”, in un cui ognuno è solo, confinato nella propria bolla social, ammansito da visioni parziali, l’arte deve spingerci oltre la zona di comfort. Il Festival Castel dei Mondi è pronto, ancora una volta, a superare ogni aspettativa e a regalarvi un’esperienza indimenticabile. Vi aspettiamo.

[Francesco Fisfola – Direttore di produzione]

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carbut
18 Agosto 2023by cdmadminDichiarazioni

Carbutti (Direttore artistico CDM): «Tema centrale della 28a edizione del Festival Castel dei Mondi è la Memoria/le Memorie collettive e individuali»

Tema centrale della 28a edizione del Festival Castel dei Mondi è la Memoria/le Memorie collettive e individuali, raccontata e analizzata da molteplici aspetti: orizzonte del passato, ma anche linea dalla quale guardare al futuro.

Perché proprio la Memoria? La Memoria è il tramite con il nostro passato e il collegamento con il futuro, è ciò che ci dice da dove veniamo e ci permette di capire dove stiamo andando. La Memoria non è solo memoria storica, ma è anche arte, musica e spettacolo, è teatro, avanguardia, provocazione.

Quando si parla di memoria si fa riferimento al fondamento stesso della conoscenza e dell’azione individuale e collettiva. La memoria crea i presupposti essenziali di qualsiasi comportamento e progresso. La cultura del cambiamento e l’innovazione, infatti, trovano vie privilegiate e terreni fecondi solo su percorsi di crescita sviluppati nel passato e fondati, cresciuti, sulla ricchezza della memoria.

Il programma prevede una serie di incontri, concerti, spettacoli, proiezioni, workshop, laboratori, mostre collegati tramite il fil-rouge della Memoria. In un giusto equilibrio tra intrattenimento e qualità, spettacolo e riflessione. Stiamo vivendo tempi straordinari e inquieti e un festival culturale finanziato con soldi pubblici ha il dovere di trasmettere al proprio pubblico quei codici di lettura che servono a comprendere la complessità della società. Fuori dai percorsi più classici. Non vogliamo dare risposte. Ci smarchiamo da una certa idea di festival, semplici scenari di solo intrattenimento da selfie.

[Riccardo Carbutti – Direttore artistico]

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