Fuori tempo. Fuori orario. Tempi supplementari. Straordinario.
Sono varie le traduzioni che ha la parola inglese “Overtime”, titolo scelto per la ventisettesima edizione del Festival Internazionale di Andria Castel dei Mondi.
Una parola che a me fa pensare a qualcosa di meraviglioso o, meglio ancora, alla capacità di provare meraviglia.
“Bisognerebbe difendersi dalle prime volte, perché consumano la nostra capacità di evocare la meraviglia”
Michela Murgia
Perchè la capacità di provare meraviglia, ovvero di saper cercare il bello ed emozionarsi, non può sopravvivere da sola in un mondo sempre più veloce e alla costante ricerca della novità.
La meraviglia, come ogni capacità, ha bisogno di essere allenata con attenzione ai piccoli gesti, con la pazienza della cura.
Così il Festival vuole accompagnare la città e i suoi cittadini in un percorso di meraviglia, fatto di tanti incontri, luoghi e tempi diversi, dove sperimentare il desiderio e l’inquietudine, dove indagare l’animo umano nelle sue sfaccettature.
Mi guardo intorno e so già che ci riusciremo, perchè vedo una città che si ama ogni giorno di più, che accoglie con entusiasmo cambiamenti e nuovi inizi, una città che è anche paziente e pronta alla cura.
L’augurio è che questo Festival sia dunque un percorso, un allenamento, un processo.
“Il tempo è superiore allo spazio, siamo sempre più fecondi quando ci preoccupiamo di generare processi, piuttosto che di dominare spazi di potere”.
Papa Francesco, Laudato Sì
[Daniela Di Bari – Assessora alla Bellezza del Comune di Andria]